Firmato all’Aran il nuovo contratto per i medici. Un accordo, che ha ricevuto l’approvazione di tutti i sindacati, riguarda 135mila dipendenti tra dottori e dirigenti del Servizio sanitario nazionale. Le risorse ammontano a 618 milioni, con un aumento degli stipendi mensili stimato intorno ai 289 euro e oltre 10mila euro di arretrati pro capite al 31 ottobre. Se il testo passerà le verifiche di competenze, il contratto potrebbe entrare in vigore già dall’inizio dell’anno prossimo.
L’aumento, come spiegato da Anaao, ammonterà a 289,30 euro medi lordi al mese per tutti e 135mila dirigenti medici, veterinari e sanitari. Gli arretrati del triennio 2019-2021 al 31 ottobre 2023 ammontano invece a 10.757 euro medi lordi e saranno erogati al termine dell’iter di controllo. Il contratto sottoscritto all’Aran dai sindacati è per ora solo un’ipotesi di lavoro, in attesa che, prima della firma finale, la proposta venga verificata e approvata. “Servirà agire per modificare le leggi e uscire da logiche ormai superate”, è quello che si augura il segretario nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, nella speranza che già dal 2024 l’accordo entri in vigore. Un buon risultato, ma per il segretario medici e dirigenti di Fp Cgil Andrea Filippi è già tempo di “aprire la trattativa sul contratto 2022/2024”.
“Un tassello importante che conferma la grande attenzione del governo per la salute pubblica, per riconoscere al personale sanitario gli sforzi fatti durante la pandemia”, ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. Alcuni punti qualificanti presenti nell’accordo sono il recupero delle ore “regalate” alle Aziende, la riduzione di guardie mediche e reperibilità, ma anche l’aumento del valore economico delle prestazioni aggiuntive. A tal proposito, il sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed si è ritenuto soddisfatto. “Il testo riesce a garantire ai colleghi condizioni di lavoro migliori delle attuali con risultati storici”, ha commentato il segretario nazionale Pierino Di Silverio.