Parte da Roma il viaggio nel mondo di Rino Gaetano con la prima mostra dedicata al grande cantautore, grazie al Ministero dei Beni Culturali, che ha segnato un’epoca della musica italiana.
La mostra, curata da Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano al Museo di Roma di Trastevere restarà aperta al pubblico fino al prossimo 28/04/2024.
L’iconico poeta dallo stile unico e tagliente, con la sua voce ruvida e con i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati ma pieni di contenuti, ha saputo graffiare società e politica senza mai nascondersi dietro etichette e maschere, riuscendo, attraverso pensieri anticonformisti e parole semplici, a portare alla luce gli anni bui della nostra nazione.
Di origini calabresi, ma romano d’adozione, Rino Gaetano viene celebrato in questa mostra nel quartiere che amò e frequentò fin dai tempi del Folkstudio e del teatro con l’ETI Ente Teatrale Italiano, dove ha imparato a evidenziare il messaggio con tutti gli strumenti della recitazione.
Una mostra nata dalla ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta in assoluto, che documentano l’intero cammino artistico di Rino Gaetano, arricchita da ‘tante rarità’ di assoluto valore, concesse per l’occasione dalla sorella Anna: documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona e la giacca in pelle utilizzata a Sanremo, manifesti e collezione di cappelli.
Le sue canzoni, innovative e dal forte impegno civile, dopo la prematura scomparsa, sono state riscoperte e diventate veri e propri inni tra le nuove generazioni, usate in teatro, come colonne sonore di film, trasformate in fiction, compilation, street art e festival. La denuncia sociale celata dietro l’ironia delle sue beffarde filastrocche resta ancora attualissima, come la costante lotta contro i tabù, le mistificazioni, le ipocrisie e i conformismi.
Nei suoi testi, fatti di sberleffi e di battute caustiche additava l’eterna crisi dell’Italia, quella delle auto blu e degli evasori legalizzati di Nuntereggae più con versi come “vedo tanta gente che nun c’ha l’acqua corrente, e non c’ha niente, ma chi me sente”. O ancora l’esaltazione della forza femminile di Gianna che “difendeva il suo salario dall’inflazione”, sino alla sua celebre Ma il cielo è sempre più blu, intrisa di luoghi comuni e di misfatti che i ‘benpensanti’ definiscono progresso, ai quali si contrappone l’indomabile speranza dei “sognatori” che vagheggiano “un cielo sempre più blu”. E poi ancora, ma la lista è lunga, Berta filava, Sfiorivano le viole, che con linguaggio desueto tratta i temi dell’emarginazione. La vetta creativa viene raggiunta con l’album Mio fratello è figlio unico che resta uno dei dischi più importanti non solo della carriera del cantante, ma in generale della musica italiana.
Nel corso dell’evento è possibile anche assistere a performance live di Alessandro Gaetano, in trio con la Rino Gaetano Band e con Diana Tejera, che eseguono alcuni mini concerti acustici, consentendo ai visitatori di scoprire e vivere la forza della sua musica; le date saranno comunicate sulle pagine web del Museo.
La rassegna offre allo spettatore l’opportunità di un incontro unico e speciale con l’artista scomparso oltre 40 anni fa, che farà scoprire come anche la sua voce ci parli ancora oggi, più forte che mai.
Info
Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura