Parte oggi, lunedì 26 febbraio, e si concluderà (salvo chiusura anticipata) venerdì 1 marzo alle ore 13 la terza emissione del Btp Valore, lo strumento finanziario di successo emesso dal Ministero dell’Economia.
Lo stesso dicastero ha pubblicato per il Btp il rendimento netto previsto: tasso cedolare minimo garantito del 3,25% per il primo, secondo e terzo anno, che sale al 4% per il quarto, quinto e sesto anno. Al termine del collocamento – precisa il Mef – verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.
Chi può acquistare il Btp Valore e l’Isin da usare?
Per trovare il Btp in Borsa Italiana va usato il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento che è IT0005583478. Il Btp Valore è dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (cosiddetti investitori retail).
Le quotazioni di tutti i Btp italiani, anche i Btp e i nuovi Btp Italia sono disponibili sul sito della Borsa Italiana.
Il Btp Valore – ricorda la nota – potrà essere acquistato facilmente dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente e il conto deposito titoli. Il titolo sarà collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (ovvero con prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni.
Il Btp Valore prevede cedole nominali pagate trimestralmente e una scadenza di 6 anni con un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito. E’ prevista la consueta tassazione agevolata per tutti i titoli di Stato al 12,5% su cedole e premio fedeltà, l’esenzione dalle imposte di successione, oltre che – come previsto dalla legge di bilancio per il 2024 – l’esclusione dal calcolo ISEE, al completamento dell’iter di attuazione della misura.
L’investimento minimo è pari a 1.000 euro e non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo la facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione nelle modalità indicate nella scheda informativa consultabile sul sito del Mef e del Dipartimento del Tesoro alla sezione Debito Pubblico.