Un libro super consigliato, come anche la possibilità di potersi recare direttamente in pizzeria, andando a trovare Nico e i suoi ragazzi a Monza o a Cassina de’ Pecchi per avere un autografo e mangare anche la super pizza, più buona della galassia in assoluto.
PizzAut nasce per offrire ai ragazzi autistici un presente fatto di dignità e di lavoro, e la costruzione del loro futuro.
Il 19 novembre 2017 un gruppo di sognatori – inizialmente informale e formato dai genitori dei ragazzi autistici – si trasforma nell’associazione PizzAut Onlus con l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche.
L’associazione non si limita però a realizzare convegni (ai quali prende parte invitata da importanti Università e Soggetti del terzo settore), ma si pone anche l’ambizione di puntare all’apertura della prima pizzeria in Italia gestita da persone autistiche.
Il primo ristorante arriva così a Cassina de’ Pecchi nel 2021 come coronamento di un sogno che sembrava essere irrealizzabile.
Un locale gestito interamente da ragazzi autistici, un ambiente curato e inclusivo dove nutrire anche l’anima. Un locale dove trovare prodotti di qualità e a filiera corta, dove la fretta non è ammessa ma, soprattutto, dove poter mangiare bene e poter fare anche del bene.
Nell’aprile 2023 è stata la volta di Monza, alla cui inaugurazione si è recato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ma c’è di più, PizzAut è anche AutAcademy, per ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Un percorso formativo che promuove l’inclusione lavorativa delle persone autistiche nel campo della ristorazione.
Nata nel 2020 presso il ristorante PizzAut di Cassina de’ Pecchi, oggi vede diverse edizioni alle spalle, grazie alla partnership con Fondazione Mazzini di Cinisello Balsamo.
A partire dal 2023, AutAcademy offre più opportunità grazie agli spazi creati all’interno del ristorante PizzAut di Monza.
Tappe del percorso sono: 200 ore con accompagnamento educativo per potenziare il funzionamento cognitivo di base e imparare le basi della professione. 100 ore di formazione in situazione alternate alle ore d’aula per migliorare socializzazione e comunicazione e imparare a gestire l’imprevisto. 6 mesi all’interno di un ristorante per sperimentare la professione di addetto di Cucina, Pizzaiolo e Cameriere nella Ristorazione.
E poi il ristorante itinerante, grazie ai Truck Food, le buonissime pizze farcite di PizzAut, con dignità, inclusione e amore dei ragazzi di Nico Acampora, arrivano anche a casa delle persone e per le strade delle città. Con particolari partecipazioni ad eventi sportivi, culturali, come ad esempio il Giro d’Italia, e moltissimi altri ancora.
“Un assaggio di PizzAut” si ha invece con il format dedicato alle aziende attente alle politiche di Diversity & Inclusion, per sensibilizzare sul tema dell’autismo ma soprattutto per coinvolgere e ispirare le imprese e gli imprenditori che “Vogliono costruire un Mondo Migliore”.
Nico Acampora è cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica, una delle più prestigiose onoreficenze del nostro Paese, conferitagli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso anno, e sempre nel 2023, dal Parlamento di Strasburgo il fondatore di PizzAut per il suo progetto inclusivo e di lavoro per ragazzi autistici, riceve il “Premio del cittadino europeo”, assegnato dall’Europarlamento a iniziative che incoraggiano “alla comprensione reciproca e ad una maggiore integrazione tra i cittadini dell’Ue, una cooperazione transfrontaliera che contribuisca a rafforzare lo spirito europeo, i valori e diritti fondamentali dell’Ue”. A seguire il Premio Guido Carli, durante il quale Acampora ha voluto ricordare gli attacchi subiti dagli haters sui social, commenti negativi sotto ad un post che parlava appunto della sua intenzione di aprire una pizzeria per ragazzi autistici. Offese gratuite, e un medico, esperta di autismo, che commentò dicendo che la sua idea era campata in aria, sì romantica, ma impossibile da realizzare.
Loro invece oggi sono i costruttori di mondi, i tessitori di speranza che si muovono sempre come ponti che uniscono realtà e come pionieri solitari che non si fermano mai di fronte a chi dice loro che “una cosa è impossibile da realizzare!”.
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