La premier Giorgia Meloni, che ha aperto ieri i lavori del G7 in Puglia, ha detto che è stato “raggiunto un accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti: non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano”, ha sottolineato la premier italiana.
E sulla situazione a Gaza, il presidente del Consiglio italiano ha confermato “il sostegno unanime alla proposta degli Stati Uniti per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e la protezione della popolazione civile”.
Joe Biden e Volodymyr Zelensky hanno firmato un accordo di sicurezza tra Usa e Ucraina. “Solo con il nostro sostegno l’Ucraina potrà resistere”, ha detto il presidente americano. Il suo omologo ucraino auspica un ulteriore passo verso l’adesione alla Nato e riferisce che Xi Jinping gli ha garantito che la Cina “non venderà armi alla Russia“.
Dopo la bufera sulla questione dell’aborto che sarebbe stata eliminata dalla bozza finale del vertice del G7, da parte di Macron, fonti italiane assicurano che in realtà sul tema “non è stato fatto alcun passo indietro” e che la “presunta eliminazione” potrebbe essere solo una strumentalizzazione post-elettorale. Ma Meloni il presidente francese, per le sue durissime parole alla stampa italiana e non: “Non c’è ragione di polemizzare su temi che già da tempo ci trovano d’accordo. E credo sia profondamente sbagliato, in tempi difficili come questi, fare campagna elettorale utilizzando un forum prezioso come il G7”.
Nella giornata odierna tanto atteso Papa Francesco. Il pontefice parteciperà alla sessione comune pronunciando un discorso pubblico. Prima incontrerà riservatamente Georgieva, Zelensky, Macron Trudeau Erdoğan. Poi in programma nel pomeriggio una seconda parte di colloqui con Ruto, Modi, Biden, Lula, Erdoğan e Tebboune