Lecce, il mistero dei miasmi
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Sono centinaia le segnalazioni giunte in poche ore a Lecce, in questi giorni, avvolta, da un odore acre e persistente che ha reso l’aria quasi irrespirabile. I cittadini, allarmati, hanno chiamato la Centrale Operativa di Viale Rossini e inviato messaggi sui canali social della Polizia Locale segnalando odori sgradevoli e fastidiosi dalla zona Ovest della città, tali da provocare bruciori alla gola.

Così la polizia locale e la protezione civile hanno passato al setaccio la città usando i droni e ricognizioni a terra che però, hanno avuto esito negativo e non si è riusciti a individuare la fonte.

Una ricerca per nulla agevolata dall’analisi della ventilazione, quasi del tutto assente sul territorio comunale, essendosi attestata intorno ai 4 km/h.

Scende in campo anche la Provincia che avvisa: “Viste le numerose segnalazioni pervenutemi nelle ultime ore, ho immediatamente interessato l’Ufficio Ambiente dell’Ente e la Polizia provinciale, attraverso il suo comandante Alessandro Guerrieri, per verificare l’origine del fenomeno – dichiara il presidente Stefano Minerva – Siamo sempre in prima linea su un tema delicato come l’ambiente, Provincia come sentinella del territorio”. Gli uffici provinciali, in stretto contatto anche con l’Arpa, sul cui sito è possibile segnalare le zone maleodoranti, “da subito stanno perlustrando alcune zone periferiche della città, e attraverso questa indagine conoscitiva si cercherà di capire l’origine del cattivo odore presente nell’aria”. Il presidente della Commissione controllo, Antonio Rotundo, ha depositato un’interpellanza urgente per chiedere al sindaco dei controlli mirati che stabiliscano l’origine del fenomeno e le cause che lo hanno determinato.

ph credit pixabay