La battaglia sulla Spianata delle Moschee si è trasformata in scontro a fuoco vero e proprio con la Striscia di Gaza dopo l’ultimatum di Hamas a Israele. Così allo scadere dell’ora indicata, le 18, più di 30 razzi sono partiti dalla Striscia alla volta di Gerusalemme e le comunità israeliane intorno all’enclave palestinese.
“Si è trattato di una risposta – ha rivendicato il presidente Hamas – all’aggressione e ai crimini contro la Città Santa e alle prevaricazioni contro il nostro popolo nel rione di Sheikh Jarrah e nella moschea al-Aqsa”. Immediata la risposta di Israele che ha colpito a Gaza uccidendo, secondo il portavoce militare, tre miliziani. Mentre il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha parlato di nove persone uccise nel nord della Striscia e tra questi anche tre bambini. L’esercito israeliano ha smentito: “Morti a causa di un lancio sbagliato dei terroristi”.
Intanto Israele sta colpendo a sua volta obiettivi militari nella Striscia. Lo ha reso noto il portavoce militare.
“Hamas ha varcato una linea rossa. Israele colpirà con grande potenza, non tolleriamo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini e ai nostri soldati. Chi ci attacca pagherà un duro prezzo”, ha commentato così il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
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