Addio a Gino Strada. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni
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E’ morto all’età di 73 anni Gino Strada.

A darne l’annuncio la figlia Cecilia: “Amici, il mio papà Gino Strada non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite. È quello che mi hanno insegnato lui e la mia mamma. Abbracci forti a tutte e tutti“.

“La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”: è stato il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice. Ti vogliamo bene Gino”: così Emergency ricorda il suo fondatore Gino Strada. “Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano”, il messaggio della Ong. “Il nostro amato Gino – si legge nel post – è morto questa mattina. È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di EMERGENCY”. “I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose”.

Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte – in una nota le parole del presidente Sergio Mattarella -. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l’altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo”.

Sulla sua pagina Twitter (con 43 mila follower), Gino Strada non scriveva da ormai molto tempo. Si presentava come “chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, vincitore del Right Livelihood Award 2015 (il premio Nobel alternativo)” e chiudeva con la frase che sintetizza il suo credo: “La guerra non si può  umanizzare, si può solo abolire”, di Albert Einstein. –