Le mammografie di routine possono fornire informazioni chiave per scoprire malattie cardiovascolari.
Calcificazioni arteriose mammarie risultano infatti associate a un rischio maggiore di incorrere in malattie cardiovascolari nelle donne in menopausa.
A rilevarlo è una ricerca scientifica guidata dalla Kaiser Permanente Division of Research, a Oakland, in California, pubblicata su Circulation: Cardiovascular Imaging.
Per lo studio in esame, i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di un gruppo di oltre 5.000 donne selezionate tra più di 200.000 sottoposte a mammografie di screening nell’ambito di un progetto denominato Minerva (studio multietnico sulla gradazione del calcio arteriale mammaria e malattie cardiovascolari). Le partecipanti avevano un’età compresa tra 60 e 79 anni e hanno ricevuto almeno uno screening regolare con mammografia digitale presso una delle nove strutture del Kaiser Permanente della California del Nord tra il 24 ottobre 2012 e il 13 febbraio 2015.
Nessuna di loro aveva precedenti di malattie cardiovascolari o cancro al seno. I ricercatori hanno valutato la salute di queste donne seguendole per circa 6 anni e mezzo. Ebbene, sì, dopo la mammografia, per scoprire poi quali di esse avessero avuto un infarto o ictus o sviluppato altri tipi di malattie cardiovascolari, come l’insufficienza cardiaca.
Da qui i risultati raccolti hanno evidenziato che le partecipanti che avevano calcificazioni arteriose mammarie presenti in mammografia avevano anche il 51% in più di probabilità di sviluppare malattie cardiache o un ictus rispetto a quelle che non avevano lo stesso problema.