Riccione, muore  21enne dopo il tuffo ‘proibito’ nella piscina del Grand Hotel
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Nella piscina del Grand Hotel di Riccione, storico albergo che ora è ancora chiuso, ma la piscina è aperta per gli avventori del bar all’interno del complesso, un locale frequentato anche dal giovane senegalese, e dai suoi amici, che ieri ha perso la vita.

La tragedia è avvenuta intorno alle 14. Quando il ragazzo era già entrato più volte in acqua con i suoi amici, e ha fatto l’ultimo tuffo che si è rivelato essergli fatale. Gli amici e la ragazza, all’improvviso, si sono accorti di lui privo di conoscenza sul fondo della piscina. Subito dopo hanno dato l’allarme, e dopo pochi minuti sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118. Che hanno tentato di rianimarlo disperatamente e più riprese, portandolo via in ambulanza all’ospedale di Rimini, dove poi è deceduto.

Il ragazzo non sapeva nuotare. E sul caso indagano i carabinieri di Riccione.

Pare che in piscina ci siano dei cartelli a bordo della vasca, la piscina del Grand Hotel è aperta dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Negli altri orari non è presente il bagnino di salvataggio. Perché i ragazzi si sono tuffati lo stesso? E chi doveva vigilare sulla sicurezza della piscina?

E lo stesso Gianni Andreatta, proprietario dell’hotel a dire che aveva visto il ragazzo in acqua ieri, poco prima che avvenisse la tragedia. Era già entrato in acqua diverse volte insieme agli amici.

La Procura ha aperto un fascicolo per fare chiarezza su quanto accaduto.