Omicidio nel frutteto, si analizza il cellulare della vittima
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Sabato pomeriggio era andato a cacciare ma, il suo corpo senza vita è stato trovato lunedì 31 ottobre, tra i filari di un frutteto di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, a poche centinaia di metri da dove l’uomo risiedeva.

I cani stavano ancora vegliando il loro padrone.

È giallo sulla morte di Felice Orlando di 49 anni, appassionato di caccia: le indagini disposte dalla Procura non tralasciano alcuna pista e si stanno concentrando sui dati contenuti nel suo cellulare alla ricerca del movente e dell’assassino.

I carabinieri hanno rinvenuto il corpo senza vita dell’uomo con una ferita a morte alla testa e alla schiena con diversi colpi di un’arma da fuoco. Si stanno attendendo i dati dell’esame balistico per capire l’orario del decesso e che tipo di arma sia stata usata per assassinarlo.

Agli inquirenti, coordinati dal Pm Silvia Ziniti, è apparso da subito chiaro che non si è trattato di un incidente di caccia: da un primo esame risulta scomparso il fucile della vittima e, nonostante l’utilizzo di cani molecolari e droni, non è stato ancora ritrovato.

Felice Orlando era originario di Cosenza e viveva vicino ai genitori che sono stati allertati domenica mattina dalla compagna che non riusciva a mettersi in contatto con lui. L’uomo era separato, con una figlia, e lavorava da venti anni per una ditta di Faenza specializzata nella raccolta di ferro e rifiuti.

Gli investigatori hanno già proceduto ad ascoltare diverse persone tra altri cacciatori, parenti e familiari, amici e colleghi di lavoro. “Per me era un carissimo amico, tutte le volte mi vedeva da lontano e mi salutava, cacciava nel nostro territorio, si fermava a parlare, un gran buon vicino”, ha raccontato un residente al Tgr Rai Emilia-Romagna

Nessuno avrebbe sentito spari, ma questo non è strano in un luogo molto frequentato da cacciatori. Lo stesso Orlando pare cacciasse spesso, con regolare licenza.