In piazza Nicola Amore nel cuore di Napoli, dopo 20 anni di lavori tra un mese sarà in funzione una delle stazioni metropolitane più belle al mondo. Grazie all’architetto Massimiliano Fuksas e alla moglie Doriana Mandrelli che hanno firmato l’ingegnoso progetto dell’avveniristica fermata “Duomo” sulla linea 1 della metropolitana, da togliere il fiato.
Il progetto è una vera meraviglia. Si tratta di una cupola di vetro trasparente realizzata in acciaio corten; la discesa dal piano verso i binari è paragonabile alla passeggiata di un astronauta – come l’ha definita lo stesso Fuksas – che vede la Terra dalla luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono: la luce diurna proveniente dalla cupola, permette alla stazione di cambiare letteralmente colore.
Il motivo della lunghezza dei lavori è ben presto spiegato… Durante i lavori di scavo sono stati rinvenuti numerosi resti archeologici che hanno interrotto le opere e prolungato la durata dei cantieri. Tra i tesori scoperti ci sarebbero un porticato ellenistico dell’età Flavia, il Gymnasium, tempio dei giochi isolimpici voluti dall’imperatore Augusto nel 2 d.C, e un numero imprecisato di tombe, scheletri e statue oltre a incisioni nel marmo. I resti saranno visitabili e visibili dalla piazza grazie al vetro trasparente della cupola. «Al fine di preservare il tempio», ha spiegato Fuksas, «è stata ideata una struttura geodetica a bolle con una cornice triangolare in acciaio e vetro per far entrare la luce naturale diretta. Il vetro consente la leggibilità visiva e la continuità dall’esterno verso l’interno, conferendo anche un tocco di leggerezza al volume al centro della piazza. Il primo livello seminterrato ospita il tempio».
Ma i lavori della metropolitana di Napoli non sono finiti, perché, entro la prima metà del 2021 è prevista anche la completa apertura di piazza Municipio con la stazione, già in funzione, progettata dagli architetti portoghesi Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura; e a giugno prossimo è prevista anche l’apertura della stazione Chiaia-Monte di Dio della linea 6 della metropolitana, progettata dall’architetto Uberto Siola e impreziosita dalle opere dell’artista Peter Greenaway, 320 occhi che formano una grande cupola centrale. Infine, sempre nel 2021 avrà la luce un’altra linea metropolitana della numero 6. La fermata della stazione Arco Mirelli in piazza della Repubblica, progettata dall’architetto tedesco Hans Kollhoff all’estremità ovest della Villa Comunale, di cui riprende le linee Liberty.