Negli anni dell’adolescenza, prevenire la violenza di genere è ancora una sfida aperta. Nonostante le indicazioni del Parlamento europeo, del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e le numerose iniziative legislative intraprese in diversi Paesi dell’Unione europea per contrastare violenze e abusi, continuano a mancare strumenti necessari e le politiche specifiche per i giovani e le giovani. Con questa consapevolezza due anni fa è partito il progetto europeo Youth For Love, per sviluppare, implementare e valutare un programma educativo integrato nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania).
“In questi anni abbiamo sviluppato percorsi di empowerment in linea con le indicazioni del MIUR che hanno guidato i ragazzi e le ragazze a decostruire gli stereotipi di genere e indagare le cause e conseguenze della violenza di genere e bullismo. Gli studenti e le studentesse nel corso del percorso sono diventati sempre più protagonisti trasformandosi in trainer di altri e altre adolescenti. Parallelamente, il personale scolastico è stato coinvolto in un percorso di formazione e co-progettazione che ha rafforzato competenze e strumenti a disposizione degli istituti. La scuola è il luogo principale di contrasto delle diseguaglianze educative e di promozione di una cultura non discriminatoria e inclusiva. Richiamiamo perciò le istituzioni locali e nazionali a una maggiore responsabilità educativa e politica sul tema.” dichiara Maria Sole Piccioli, responsabile del progetto Youth For Love per ActionAid.
“Grazie a Youth for Love ho capito che una cosa non sempre è come pensi che sia. Il progetto mi ha aperto molto di più la testa, mi ha fatto crescere e quello che ho imparato mi è servito anche successivamente, soprattutto nel riconoscere gli stereotipi. Il mio sogno è aprire un negozio di parrucchiera, ma voglio continuare a formarmi sul tema e far diventare il negozio un presidio di prevenzione della violenza di genere” afferma Martina, studentessa partecipante al progetto.
Il lavoro promosso a livello europeo ha portato quasi 600 studenti, 160 docenti e 15 associazioni a elaborare raccomandazioni politiche rivolte a scuole, enti locali e Ministero dell’Istruzione. In Italia hanno contributo alla definizione delle azioni prioritarie Scosse, Unione degli Studenti, Maschile Plurale e MaBasta – Movimento Anti Bullismo, nonché Diana De Marchi, presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Milano.
Procedure specifiche per prevenire e contrastare la violenza di genere nei regolamenti d’istituto, docenti referenti e spazi di confronto sul tema, corsi di educazione affettiva e sessuale, coinvolgimento attivo degli studenti nella co-definizione di politiche e attività sono solo alcune delle azioni ritenute prioritarie in ambito scolastico. A queste si aggiungono proposte che coinvolgano l’intera comunità educante a livello territoriale: campagne di sensibilizzazione, fondi adeguati e regolari per progetti educativi, scuole referenti per la tematica, così come previsto dalle Linee Guida nazionali per l’educazione al rispetto. Invece, al Ministero dell’Istruzione si chiede, oltre che investire nella formazione obbligatoria della classe docente sulle tematiche di genere, il tempestivo ripristino dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio e la promozione di iniziative sulla parità tra i sessi e il contrasto della violenza contro le donne e la revisione dei suoi obiettivi e criteri di partecipazione. Inoltre, si richiede l’introduzione di un Codice di Autoregolamentazione per gli editori per assicurare che tutti i libri di testo di ogni ordine e grado contengano un linguaggio inclusivo e non discriminatorio. Infine, come sottolineato dall’Unione degli studenti, è necessario promuovere l’educazione sessuale per tutelare il benessere dei minori.
“Grazie a Youth for Love, nelle scuole abbiamo supportato la comunità educante (studenti, docenti, personale ATA, Dirigenti…) a implementare delle procedure interne di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Passaggi interni codificati e condivisi finalizzati a superare la discrezionalità e la confusione sui vari livelli di azione. Nelle procedure è emersa l’importanza di sapere a chi ci si può rivolgere, sia nella scuola che sul territorio, di come riconoscere i segnali di violenza e di prevedere dei momenti “formali” di confronto tra peer” afferma Mara Ghidorzi responsabile del progetto Youth for Love per Afol Metropolitana.
Il Progetto europeo. Youth For Love è un progetto europeo, cofinanziato dal Programma Rights, Equality and Citizenship (REC) dell’Unione europea, di prevenzione e contrasto della violenza di genere nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania) attraverso la creazione di un programma educativo integrato. La rete progettuale di Youth For Love è composta da ActionAid Italia (Italia), ActionAid Hellas (Grecia), UC Limburg (Belgio), AFOL-Agenzia Metropolitana per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro (Italia) e CPE – Fundatia Centrul Partenariat Pentru Egalitate (Romania). In Italia è stato realizzato da ActionAid in collaborazione con AFOL – Agenzia Metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro, e ha coinvolto tre istituti superiori di Milano: l’IIS G. Giorgi, il Liceo Elio Vittorini, il Centro di Formazione Professionale Paullo. A livello europeo il progetto ha coinvolto 13 Istituti d’istruzione superiore per un totale di circa 1.200 studenti e studentesse, 160 tra educatori e personale scolastico, 2,5 milioni di giovani europei raggiunti dalla campagna di comunicazione e dal webgame. Youth For Love è stato realizzato all’interno del quadro normativo e concettuale della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (2011), conosciuta come Convenzione di Istanbul.
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