L’Aifa ha lanciato l’allarme su l’uso limitato di alcuni antibiotici. Nella nota pubblicata dall’Agenzia Italiana del Farmaco, in accordo con dall’Agenzia Europea per i Medicinali, sono stati evidenziati anche i rischi eventuali.
“In base a dati relativi a studi recenti – spiega Aifa – i fluorochinoloni continuano a essere prescritti al di fuori degli usi raccomandati”. Tra i fluorochinoloni che l’Aifa ha raccomandato c’è l’utilizzo limitato di ciprofloxacina, delafloxacina, levofloxacina, lomefloxacina – moxifloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina, prulifloxacina, rufloxacina.
L’Aifa in una nota evidenzia anche quelli che possono essere i rischi e le possibile reazioni avverse, definite dall’ente del farmaco come “molto rare ma gravi”. “I fluorochinoloni ad uso sistemico ed inalatorio sono associati a reazioni avverse molto rare ma gravi, invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili. Questi medicinali devono quindi, essere prescritti solo nelle indicazioni approvate e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi sul singolo paziente”.
Tra le reazioni avverse gravi possono esserci tendinite, rottura del tendine, dolore alle estremità, disturbi nel camminare, neuropatie, depressione, stanchezza, compromissione della memoria, allucinazioni, psicosi, disturbi del sonno e disturbi sensoriali.
“L’Agenzia europea per i medicinali – continua la nota dell’Aifa – ha fortemente raccomandato di limitare l’uso dei fluorochinoloni ad uso sistemico ed inalatorio a seguito di una revisione condotta a livello Europeo nel 2018 per valutare il rischio di reazioni avverse gravi e di lunga durata (che durino, cioè, mesi od anni), invalidanti e potenzialmente irreversibili, che interessano principalmente il sistema muscoloscheletrico e nervoso. A seguito della revisione condotta dall’EMA, nel 2019 l’uso dei medicinali a base di fluorochinoloni è stato significativamente limitato”. Infine, conclude la nota con un’avvertenza: “Si ricorda agli operatori sanitari di avvertire i pazienti del rischio di tali gravi reazioni avverse, nonché della potenziale natura persistente e grave di tali effetti e di consultare immediatamente un medico ai primi segni di queste gravi reazioni avverse prima di continuare il trattamento”.
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