Cinque ambientalisti di “Ultima Generazione” hanno lanciato vernice di colore arancione sulla facciata del Senato. Imbrattate anche alcune finestre oltre che un portone di palazzo Madama. Sono intervenuti i carabinieri, per sedare gli animi accesi, che hanno arrestato tre di loro e denunciato gli altri due del gruppo per danneggiamento aggravato.
Per gli arrestati è prevista un’udienza per direttissima davanti al giudice del Tribunale di Roma.
In una nota, gli attivisti rivendicano il blitz spiegando che “alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.
Chiara e durissima la reazione del presidente del Senato Ignazio La Russa “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza”. “Il Senato – sottolinea ancora il presidente del Senato Ignazio La Russa – è stato vigliaccamente scelto perché, a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino a ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per martedì alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione”.
Seria condanna anche da parte della premier Giorgia Meloni “Sono vicina al Presidente del Senato e a tutti i senatori e condanno il gesto oltraggioso, incompatibile con qualsiasi civile protesta”.
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