Ansiolitici nelle bevande dei colleghi del 118
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Ex coordinatore infermieristico della centrale 118 Emilia Est, che nei mesi scorsi aveva già ricevuto un avviso di garanzia, è finito agli arresti domiciliari con le accuse di stalking e lesioni personali nell’ambito dell’indagine nata da un esposto presentato dall’Ausl di Bologna sui malori accusati, e sospetti, degli operatori della struttura, tra luglio e settembre scorso.

La misura, disposta dal tribunale del Riesame (dopo un rigetto del Gip) e confermata, è stata eseguita dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria e dai Nas.

Sintomi di sonnolenza prolungata, disturbi dell’equilibrio, stanchezza, mal di testa, difficoltà di eloquio ed altro. Alcuni furono inviati al pronto soccorso con ricovero in stroke unit, come se fossero attacchi ischemici.

I primi accertamenti esclusero fattori ambientali, sostanze nocive presenti nell’impianto di aereazione o idrico, evidenziando che quasi tutti si erano sentiti male dopo aver bevuto caffé dal distributore automatico oppure altre bevande o alimenti lasciati incustoditi.

Dagli esami del sangue su una persona intossicata emerse poi la presenza del farmaco clotiapina (antipsicotico). Le indagini hanno poi accertato che i malori erano sempre avvenuti dopo l’assunzione di alimenti e bevande e confermato la presenza dell’arrestato in occasione di diversi episodi di intossicazione. Inoltre l’uomo aveva la disponibilità di un medicinale ad azione ansiolitica/sedativa il cui principio attivo è stato trovato nei campioni biologici prelevati da uno degli intossicati. Nel corso delle indagini l’indagato avrebbe cercato di allontanare su di sé tutti i sospetti, ‘autointossicandosi’ con benzodiazepine, attraverso una lettera anonima che faceva ipotizzare che qualcuno avesse rancore contro di lui e denunciando poi anche un’aggressione subita.

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