Incrementi medi di circa 175 euro al mese, che vengono calcolati su tutto il personale del comparto sanitario, la cui revisione del sistema di classificazione del personale e una nuova disciplina del lavoro a distanza per gli amministrativi, turni che rendono più facile la gestione familiare.
Sono solo queste, alcune, delle novità introdotte dal contratto collettivo nazionale del comparto Sanità per il triennio 2019-2021, firmato a Roma presso la sede dell’agenzia per la rappresentanza nazionale delle pubbliche amministrazioni (Aran) alla presenza di Cisl, Cgil, Uil, Fials, Nursind e Nursing up.
L’accordo riconosce, dal primo gennaio 2021, un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro al mese per 13 mensilità.