E’ arrivato al termine di un complesso negoziato durato circa un anno tra Italia e Franca, il Trattato del Quirinale. Al fine di poter rafforzare il rapporto tra i due Stati, anche attraverso un dialogo periodico tra le amministrazioni e agenda comune con grandi temi e priorità condivise.
Il Trattato prevede un incontro bi-annuale su ricerca e innovazione, con la partecipazione dei ministeri responsabili per Università e Ricerca, coinvolgendo attori universitari e altri attori pubblici e privati del settore della ricerca e dell’innovazione.
Avvierà anche un servizio civile congiunto italo-francese, un programma di volontariato frutto della cooperazione tra i due servizi civili, che sarà formalizzato in un Protocollo d’intesa fra i due Paesi.
I Paesi si consulteranno con l’obiettivo di stabilire poi posizioni comuni e integrare maggiormente le rispettive diplomazie, di rappresentarsi a vicenda nei fori dove non sono presenti. Il Trattato prevede uno stretto coordinamento sul quadro d’integrazione Ue.
Infine «le Parti si impegnano a sostenere una politica migratoria e d’asilo europea e politiche di integrazione basate su principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri».
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