Dopo l’attacco avvenuto nel centro di Bruxelles, in cui sono morte almeno due persone, il killer, Lassoued Abdeslam, 45 anni, richiedente asilo tunisino, ha postato un video su Facebook in cui ha rivendicato la sua appartenenza all’Isis, lo Stato islamico, vantandosi di aver eliminato dei non credenti e affermando di avere sparato per “vendicare i musulmani”. Il filmato è rimasto online per diversi minuti per poi essere cancellato. L’uomo, radicalizzato, era già noto ai servizi di intelligence. Era stato a Genova nel 2021 e a Bologna nel 2016, dove era stato identificato dalla polizia.
Lassoued Abdeslam, nel video pubblicato sul profilo Facebook di un certo Slayem Slouma, ha scritto: “Sono un Mujahid dello Stato Islamico, che vi piaccia o no. Viviamo per la nostra religione e moriamo per questa stessa religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno”. L’attentatore potrebbe quindi rientrare nel più classico dei profili di un radicalizzato dell’Isis. Poco prima nell’account aveva postato un altro video in cui compare incappucciato e dice che “il libro di Allah è una linea rossa per cui sacrificarsi”.
Ha scritto anche un messaggio su un bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, sostenendo che se fosse stato cristiano “lo avremmo definito terrorismo e non crimine brutale”. Nel video circolato in rete sosteneva che “viviamo e moriamo per la nostra religione”.
L’uomo è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Foto pubblicata sul suo profilo Facebook, poi oscurato, che lo ritrae in piazza della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure, durante un soggiorno, mentre si dirigeva probabilmente in Francia.
Il killer era stato in Italia anche in precedenza, nel 2016. In quell’anno venne rintracciato e identificato dalla polizia mentre si trovava nel capoluogo emiliano.
L’attentato in pieno centro ieri sera, e una lunga fuga notturna, infine lo scontro a fuoco con la polizia, questa mattina all’alba. Uno scontro che è costato la vita all’attentatore. Bruxelles ha vissuto diverse ore di terrore dopo che, Abdesalem Lassoued, poco dopo le ore 19 di ieri ha ucciso a colpi di kalashnikov i due cittadini svedesi, molto probabilmente in città per il match Belgio-Svezia, valido per le qualificazioni agli Europei. Dopo una luna caccia all’uomo Abdesalem è stato fermato a Schaerbeek, in un bar. Lì, in uno scontro a fuoco con la polizia, dove l’attentatore ha avuto la peggio ed è deceduto poco dopo in ospedale. Ma l’allarme non è ancora rientrato: tant’è che per la ministra dell’Interno Annelies Verlinden non è escluso che ci siano stati con lui dei complici.