Gli ospiti venivano legati con del nastro adesivo e lasciati per ore all’interno di una ‘camera morbida’ nel seminterrato di una struttura socio assistenziale, nell’hinterland di Bologna. Sono stati i carabinieri del Nas di Bologna a scoprirlo, guidati dal tenente colonnello Fabrizio Picciolo, e della compagnia di Borgo Panigale, guidati dal capitano Leonardo Bricca, nell’ambito di una realtà socio assistenziale.
A denunciare le condizioni in cui venivano gestiti i pazienti – in tutto una decina tra cui anche alcuni minorenni – è stato un ex dipendente che ha consegnato ai Carabinieri una foto che ritraeva un paziente legato con nastro adesivo da pacchi, sdraiato a terra all’interno della stanza di contenimento. La denuncia, supportata anche da altre dichiarazioni del personale sanitario della casa di riposo, che ha fatto scattare subito le indagini, al termine delle quali il Gip di Bologna ha emesso una misura cautelare di arresti domiciliari a carico della direttrice del centro e 5 misure di divieto di avvicinamento alle persone offese per altrettanti dipendenti del centro.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono quelli di maltrattamenti e sequestro di persona.
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