Brescia: accoltella il fidanzato, che voleva strangolarla. Si ipotizza la legittima difesa
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E’ finito in ospedale, in prognosi riservata,  ma non è in pericolo di vita, lei presenta invece numerosi lividi per il corpo ed è stata denunciata per lesioni gravi.

Questo quanto è avvenuto a Brescia a seguito di una lite di una coppia, in un appartamento di Brescia, tra due fidanzati bresciani, lui 33enne operaio e lei, un anno più giovane di lui, dipendente delle Poste Italiane, che sabato notte erano a casa della donna.

La 32enne ha dichiarato di essersi difesa da un tentativo di strozzamento da parte del compagno, che più volte l’aveva picchiata nel corso di una relazione che va avanti da molto tempo. I due si sono conosciuti che avevano circa 15 anni e lei ha spiegato di essersi innamorata di lui e che per questo ha sempre sopportato gli episodi violenti avvenuti sempre quando il compagno esagerava con l’alcol.

E anche sabato sera l’uomo aveva bevuto troppo. “Per evitare di morire ho preso il coltello e l’ho colpito. Mi sentivo soffocare ed era l’unico modo per allontanarlo”, ha spiegato ancora sotto choc la donna, “visibilmente dispiaciuta per l’epilogo” avvenuto, conferma il suo legale l’avvocato Gianbattista Scalvi.

Nei prossimi giorni il magistrato titolare dell’inchiesta ascolterà anche la vittima dell’accoltellamento che sta meglio dopo essere finito in sala operatoria per “emiperitoneo da lacerazione splenica”. È cosciente e non è più intubato. Il quadro clinico tende a migliorare.

ph credit pixabay