Concorezzo, assale madre e figlia con un machete al supermercato: preso
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Un uomo con una sfilza di precedenti penali alle spalle, a cui era stata già stata revocata la patente per guida in stato di ebbrezza, nel tardo pomeriggio di venerdì è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Monza, guidati dal tenente Alessandro Monti, dopo che aveva tentato di rapinare due donne, riuscendo invece a portare via i cellulari a due ragazzi, fratello e sorella.

Prima aveva messo a dura prova i militari dell’Arma che sono riusciti a bloccarlo e a portarlo prima in ospedale, al San Gerardo, poi in carcere anche grazie all’aiuto della polizia.

il pregiudicato ha rubato un Bmw nuova di zecca, e alla guida della macchina e dopo essersi aggirato senza successo nel parcheggio di un fast food in via della Guerrina, ha imboccato contromano l’ingresso dei un altro parcheggio, quello del centro commerciale «Iper La Grande», a Monza ed è sceso dalla vettura con in mano un’arma. Un machete con una lama lunga trenta centimetri. Completamente fuori sé per tutto l’alcol che aveva bevuto, si è avvicinato a mamma e figlia – una donna di 46enne e una 16enne – che stavano per lasciare il parcheggio, sfondando il vetro della loro autovettura e minacciandole, impugnando il machete per farsi consegnare il denaro.

Le due donne, però, sono rimaste immobili per la paura e il malvivente ha rivolto così la sua attenzione altrove. Sempre con il machete ha minacciato un fratello e una sorella di 24 e 20 anni che erano lì accanto e gli hanno consegnato subito i loro cellulari. In pochi istanti poi è risalito a bordo della sua auto e ha tentato di far perdere le proprie tracce. Senza successo. I carabinieri del Radiomobile, con diverse pattuglie, lo hanno inseguito e bloccato anche se lui ha cercato di colpirli con calci e pugni. Prezioso in questo senso l’aiuto degli agenti delle «Volanti».

Sottoposto al test dell’etilometro, è emerso che aveva un tasso alcolemico sei volte superiore a quello consentito. Si tratterebbe di un romeno che, vive con la famiglia a Concorezzo, la moglie e due figli piccoli, fa l’operaio e paga regolarmente l’affitto, era in condizioni così precarie che è stato portato in ospedale in codice verde. Ora è in carcere per rapina, resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e guida in stato di ebbrezza. La convalida dell’arresto è attesa per i prossimi giorni.