Covid, stop allo stato di emergenza. Da domani meno regoleApril 5, 2021, Brazil. In this photo illustration a symbolic COVID-19 health passport seen on a smartphone screen
Spread the love

Termina oggi, 1 marzo 2022, dopo oltre due anni, lo stato di emergenza proclamato dal governo Conte il 31 gennaio 2020 per la pandemia di Covid ma è da domani che entreranno in vigore nuove regole, che prevedono il venir meno dell’obbligo del green pass in vari luoghi, tra cui negozi, uffici pubblici, bus e metro, dove continuerà però ad essere obbligatoria la mascherina.

1 APRILE – Dopo oltre due anni l’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid. Decadono pertanto il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: al loro posto, una unità operativa ad hoc, “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, operativa fino al 31 dicembre.

Tramonta anche il sistema dei colori delle regioni, ma il monitoraggio proseguirà ancora per un bel po’.

Non sarà più obbligatorio il Green pass per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, servirà quello base.

Stop invece al certificato anche sui bus e in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al prossimo 30 aprile. Dal primo aprile invece, decadrà, anche il limite delle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedere sarà obbligatorio esibire il Green pass base. Sarà possibile pertanto, occupare il 100% dei posti previsti di capienza.

Chi è entrato in contatto con un caso positivo al Covid, anche se non vaccinato, non dovrà più osservare la quarantena. Resterà infatti che sia in autoisolamento solo chi ha contratto il virus (fino a tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vacciati). Per gli invece vale il regime dell’autosorveglianza per 10 giorni: potranno uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina Ffp2. Cambiano le regole anche a scuola: andranno in Dad solo i positivi, se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (normalmente è obbligatoria quella chirurgica). I ragazzi potranno tornare in gita. E i prof non vaccinati potranno andare a scuola, ma non insegnare.

1 MAGGIO – Termina l’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Via anche l’obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso e sui mezzi di trasporto.

15 GIUGNO – Decadono gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Qategorie che sono già tornate al lavoro dal 25 marzo (giorno dell’entrata in vigore del decreto) con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. L’obbligo di vaccino resterà in vigore oltre questa data soltanto per il personale sanitario e Rsa.

30 GIUGNO – E’ il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza nell’ambito privato. Fino a quella data ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore.

31 DICEMBRE – E’ l’ultima scadenza del calendario. Fino ad allora resterà in vigore l’obbligo di vaccino per il personale sanitario e delle Rsa. E le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass.