Oggi lunedì 20 febbraio alla Camera si vota la fiducia posta dal governo sul decreto legge. Poi martedì il voto definitivo del provvedimento che poi passerà al Senato. Dopo le proteste dei benzinai sono state apportate alcune modifiche e correzioni. Dall’obbligo di esporre i cartelli coi prezzi medi alle sanzioni.
Ma vediamo nel dettaglio.
L’emendamento del governo che è stato presentato alla commissione Attività produttive della Camera ha confermato l’obbligo per i distributori su strade e autostrade di esporre “con adeguata evidenza” i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. Una scelta confermata nonostante il parere contrario dell’Antitrust. E ancora…
Ridotte le sanzioni per chi non si adegua all’obbligo di comunicazione dei prezzi al Ministero, che deve essere fatta settimanalmente e se il prezzo varia, e per chi non espone i cartelli coi prezzi. Sanzioni che partano da euro 200 fino ad arrivare anche a 2.000 euro, in base al fatturato dell’esercente. Cifre più contenute rispetto agli iniziali 500-6mila euro previsti nel testo iniziale.
Inoltre nel testo che verrà votato alla Camera vengono anche allentati i termini per incorrere nella sospensione dell’attività. Cosa che scatterebbe qualora la violazione venisse reiterata e per “almeno 4 volte anche non consecutive” in 60 giorni (e non più dopo la terza).
Disposta infine per un periodo da 1 a 30 giorni (mentre prima era da 7 a 90gg).