Imprese, partite Iva e professionisti protestano contro gli aiuti stanziati dal decreto Sostegni, definiti “insufficienti”. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sostiene che ci siano ancora “forti limiti”. Bocciata la bozza che prevedeva tremila euro a pioggia per autonomi e partite Iva, in quanto ha prevalso un calcolo molto più penalizzante. L’unico aspetto positivo è l’eliminazione dei codici Ateco, che avevano penalizzato nel 2020 parecchie categorie.
A pensarla allo stesso modo è Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti che dichiara: “Le attività del turismo sono ferme ormai da un anno, senza sostegni adeguati non potremo più riaprire. Ci aspettavamo molto di più”. Intanto la Cgia, nella nota del weekend, ha spiegato che i fondi, a copertura delle perdite della seconda ondata, arriveranno “con almeno 3 mesi e mezzo di ritardo”.