Una professoressa ebbe un figlio da un suo alunno 13enne, a cui dava le ripetizioni a casa.
E ieri sera si è presentata spontaneamente in carcere femminile a Sollicciano di Firenze, il più vicino a casa sua a Prato.
Si chiude così un terribile capitolo, per lo ‘scandalo di Prato’, la storia della operatrice socio sanitaria pratese, che oggi ha 34 anni, e che all’epoca dei fatti durante le ripetizioni impartite ad un suo alunno, all’epoca dei fatti 13enne, che doveva prepararsi per l’esame di terza media, fece nascere anche una relazione sessuale, dal quale ebbe poi un figlio nato nell’agosto del 2018.
La Cassazione, riferisce infatti “La Nazione”, ha respinto il ricorso presentato da parte del legale della donna, Mattia Alfano, condannando la donna a sei anni, e cinque mesi e 15 giorni di carcere per violenza sessuale ai danni di un minore di 14 anni e atti sessuali con lui.
Trattandosi di un reato ostativo (che non consente di scontare la pena con forme di detenzione alternative), la donna deve andare ora in carcere, nonostante abbia già scontato un anno agli arresti domiciliari durante la prima fase delle indagini. E ieri sera si è presentata spontaneamnte nel carcere più vicino a casa sua, lasciando i suoi figli al marito.
I fatti risalirebbero al giugno 2017 e gennaio 2019: un anno e mezzo in cui la donna ha intrattenuto rapporti sessuali con il ragazzo, suo alunno, conosciuto nella palestra di arti marziali frequentata dall’altro figlio, avuto dal marito, indagato per alterazione di stato civile, e per aver riconosciuto il bambino, non suo, ma assolto in Appello, già un anno e mezzo fa.
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