Tra Ercolano e San Giorgio a Cremano ieri sera si è verificata una grandissima esplosione in un deposito abusivo di fuochi d’artificio in vista delle prossime festività natalizie e festeggiamenti di Capodanno.
Il bilancio finale è di 3 morti. Tutti giovanissimi, di un ragazzo di 18 anni (con una figlia di 4 mesi) e di due gemelle di anni 26 (mamme single). Ma le condizioni dei corpi non permettono, per ora, l’identificazione ufficiale.
Sul posto sono giunti i carabinieri della tenenza di Ercolano, i vigili del fuoco e le ambulanze. I giovani erano stati appena assunti, e non avevano esperienza alcuna. E hanno perso la vita nel loro primo giorno di lavoro.
Infatti, dopo la pausa pranzo qualcosa è andato storto, probabilmente a causa dell’ingente quantità di fuochi stoccati in quell’ambiente.
Il sindaco di Ercolano (Na) Ciro Buonajuto: “Una scena di devastazione ma anche di grandissimo dolore. Mi riferiscono – tiene a dire ai giornalisti – che lì si confezionassero fuochi d’artificio, ma né al Comune, né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così. Dobbiamo insegnare loro – conclude il primo cittadino – che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non accada più”.
Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.
La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
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