Al 26° giro del GP d’Italia, Verstappen e Hamilton, si sono speronati in curva finendo sulla ghiaia con la Red Bull dell’olandese sopra alla Mercedes del campione del mondo (salvo grazie all’halo). Entrambi fuori gara e sotto esame. Accuse reciproche nel post gara. Il responso dei commissari punisce Verstappen: tre posizioni in griglia nel prossimo GP di Russia che si disputerà il prossimo 26 settembre.
Vittoria a Monza per Daniel Ricciardo che vince così dopo tre anni.
Lando Norris completa la doppietta della McLaren (al primo successo in nove anni). Valtteri Bottas sale sul terzo gradino del podio al termine di un gara tutta in rimonta dall’ultima fila delle griglia.
Charles Leclerc e Carlos Sainz portano la Ferrari al quarto e al sesto posto, separati da Sergio Perez con la sua Red Bull.
Lewis Hamilton dopo la gara è il primo a parlare e dichiara: “Quello di Max è un gesto opportunistico, sapeva a quel punto che ci saremmo scontrati. Lui ha continuato a spingere e mi è arrivato sulla testa”. Hamilton, che vista la dinamica dell’impatto deve tanto all’Halo, ha aggiunto di avere male al collo. “Avevo lasciato spazio all’esterno per Verstappen, stavo prendendo curva 1 e 2 e lui evidentemente ha perso il controllo prendendo il volo – aggiunge il sette volte campione del mondo – Peccato perché stavo facendo una grande gara. Tre settimane difficili e deludenti per noi”.
Ed infine il vincitore dichiara: “Ha funzionato tutto molto bene nel weekend, già da ieri andava tutto alla grande per me. Onestamente anche con la mia partenza non c’era la garanzia di poter restare sempre in testa. Restare davanti da inizio a fine non penso che qualcuno potesse aspettarselo. Sentivo buone sensazioni fin dal venerdì, da dopo agosto mi sono ritrovato, fare doppietta per la McLaren è un risultato enorme. Mi mancano le parole”.
Questa vittoria sancisce il contro-sorpasso della McLaren sulla Ferrari in classifica costruttori, con 13.5 punti di vantaggio. La Rossa non infiamma l’Autodromo di Monza ma ci regala una prova solida, soprattutto se confrontata al disastro del 2020 con il doppio ritiro.
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