Nuovi elementi per approfondimenti sul giallo di via Poma.
E’ quanto emergerebbe dai lavori condotti dalla Commissione Antimafia nella precedente legislatura, secondo quanto sostiene anche l’ex presidente Nicola Morra.
“Si auspica che gli elementi acquisiti possano condurre a nuovo approfondimento o dagli uffici giudiziari romani – commenta Morra – o nell’ambito di apposita commissione di inchiesta che già nella scorsa legislatura stava per essere istituita”. A giustificare l’approfondimento l’ipotesi di un collegamento con la criminalità organizzata partito dal fatto che tra i titolari delle 147 cassette di sicurezza svuotate nel colpo al caveau della banca della città giudiziaria di Roma, avvenuto nel luglio del 1999 e guidato dal Massimo Carminati, c’era anche Francesco Caracciolo di Sarno – spiega Morra – presidente del comitato regionale dell’AIAG, struttura per cui lavorava Simonetta Cesaroni.