Il ministero dell’Interno ha deciso di correre ai ripari, essendo costretto a indicare un possibile passo indietro sulla certificazione verde visto il rischio di blocco dei porti: “Le eventuali defezioni dovute alla mancanza di certificazione possono determinare una grave compromissione dell’operatività. Serve immediato monitoraggio”.
Il capo di gabinetto Bruno Frattasi chiede alle imprese portuali di valutare la possibilità, di poter mettere a disposizione dei propri dipendenti, tamponi gratuiti.
Un’ipotesi che il Comitato dei lavoratori respinge annunciando che “se non verrà ritirato l’obbligo” nei luoghi di lavoro “bloccherà le attività”.
Nel corso della riunione, e nel testo inviato alle Prefetture lunedì, “è stata condivisa l’esigenza di procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un immediato monitoraggio dei dipendenti sprovvisti” della certificazione verde. Ciò allo scopo di valutare l’incidenza “di eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass suscettibile di determinare una grave compromissione dell’operatività degli scali”.
Il Pd sostiene che il passo fatto indietro sia: Inopportuno, La Lamorgese corregga”. Salvini invece si dice contrariato: “Quindi si può fare! La ministra – sottolinea il leader della Lega – è inadeguata”.