Il leader della Lega assolto dall’accusa di vilipendio
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“Edoardo Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana”, aveva detto il leader del Carroccio.

Salvini aveva associato alla magistratura espressioni come “schifezza” e “cancro da estirpare” e il pm Emilio Gatti, oggi, aveva chiesto la condanna al pagamento di tremila euro di multa (il massimo della pena prevista per questo reato è cinquemila euro).

“Non punibile per particolare tenuità del fatto”. Si è chiuso con questa formula, che equivale a una assoluzione, il processo in cui, a Torino, Matteo Salvini era stato chiamato a rispondere di vilipendio all’ordine giudiziario per delle frasi pronunciate nel 2016 a Collegno durante il congresso piemontese della Lega.

“Sono contento, ringrazio il giudice e il mio avvocato”, commenta Salvini su Twitter, aggiungendo anche che “la giustizia italiana va profondamente riformata” e che “il sistema Palamara va smontato per il bene dei cittadini e dei tanti magistrati davvero liberi e indipendenti“.