Incidente ferroviario Torino, 5 operai morti, parlano i due superstiti: “Il treno? Non l’abbiamo visto né sentito arrivare”
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Si sono salvati in due da quel treno che nel buio della notte è arrivato a 160 chilometri orari, uccidendo cinque colleghi a Brandizzo, nel Torinese. Andrea Girardin Gibin, 50enne di Borgo Vercelli caposquadra della Sigifer, e Antonio Massa, 45 anni, tecnico manutentore di Rfi, sono ancora sotto shock. “Il treno non l’ho neanche sentito arrivare. Ho alzato lo sguardo e sono stato abbagliato dalle luci del convoglio”, dice Girardin Gibin. “Mi sono lanciato in avanti, sul secondo binario. Lo spostamento d’aria provocato dal treno mi ha buttato a terra”. Antonio Massa era a pochi passi da lui, su un altro binario, intento a compilare una relazione di servizio. Nessuno si è reso conto di quello che stava accadendo. “Non mi sono accorto di nulla, il treno non l’ho visto arrivare”, racconta dalla sua camera dell’ospedale di Chivasso, come riporta il Corriere della Sera.

Nello stesso reparto, a pochi metri da loro due, ci sono i due macchinisti che guidavano il convoglio. Non hanno subito lesioni nell’incidente, ma hanno riportato un forte shock per l’accaduto, tale da indurre i medici a trattenerli in ospedale come gli operai. Le dimissioni per tutti e quattro sono arrivate nel tardo pomeriggio di ieri.

Sul posto si è recato ieri anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Un incidente che ha sollevato lo sdegno e il dolore dell’Italia: “Tutti quanti, abbiamo pensato come morire sul lavoro sia un oltraggio ai valori della convivenza” sono state le parole del Capo dello Stato, pronunciate ieri a Torre Pellice, per il sinodo dei Valdesi.

“Gli incidenti sono una calamità. È un’ingiustizia. Sempre per una mancanza di cura… I lavoratori sono sacri”, ha detto da parte sua papa Francesco sull’aereo verso la Mongolia.

Particolarmente colpito, il capo dello Stato ha cambiato il suo rigido protocollo per un omaggio di persona alle vittime, passando sul luogo dell’incidente nel tardo pomeriggio per deporre all’entrata della stazione un mazzo di rose gialle e di lylium bianchi. Ad accoglierlo il sindaco della Città metropolitana di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che erano già accorsi sul posto dalla mattina.

foto crediti blogsicilia