La Corte di Cassazione conferma l’assoluzione dell’infermiera di Piombino (Livorno), Fausta Bonino, per sei casi di morte sospetta avvenute in corsia, su 10 in totale, di cui è accusata nella vicenda giudiziaria.
Ci sarà poi un nuovo processo di appello per quattro altre morti sospette sulle quali non è stata confermata la sentenza di assoluzione della Corte di appello di Firenze del 22 gennaio dello scorso anno.
I decessi risalirebbero agli 2014/15, avvenuti nel reparto dove lavorava l’infermiera.
Fausta Bonino era imputata con l’accusa di averne causato la morte iniettando massicce dosi di eparina alle vittime.