Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera: “La grandezza dell’Italia è la diversità”
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Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera in data odierna, dal presidente provvisorio dell’Assemblea di Montecitorio Ettore Rosato dopo aver letto il risultato dello scrutinio della quarta votazione.

Lorenzo Fontana è stato ministro per la famiglia e le disabilità fino al 2019, vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.

Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, è noto alle cronache per le sue posizioni conservatrici.

Fontana ha ricevuto 222 voti e tutto il centrodestra si è levato in piedi per applaudire.

I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197. Oltre a Fontana hanno ricevuto voti: Guerra 77, De Raho 52 e Richetti 22.

Le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.

“Onorevoli colleghi, è con forte gratuitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento”. Queste le prime parole pronunciate dal neo eletto presidente alla Camera, Lorenzo Fontana, nel suo discorso di proclamazione in aula di questa mattina 14 ottobre 2022.

“Porgendo un caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione”), al neopresidente del Senato, La Russa oltre che ad Umberto Bossi”

E ancora ha proseguito Fontana “Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani. Il Papa sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali”, ha poi sottolineato ancora il presidente neo eletto Lorenzo Fontana.

“La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”, prosegue ancora Fontana nel suo discorso odierno.

“La diversità non è indice di superiorità di alcuni su altri visti erroneamente come inferiori ma è espressione di democrazia e rispetto della storia, la ricchezza dell’Italia e dell’Europa che sta nella diversità”, ha spiegato ancora il presidente della Camera neoeletto, Lorenzo Fontana.

“Tutelerò i diritti della maggioranza e dell’opposizione”, ha proseguito ancora il presidente eletto, facendo riferimento a Mattarella. Come ricordato dal presidente della Repubblica, “il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione”, e poi che “La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche” e servirà una “rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti”, ha proseguito in uno dei passaggi del discorso fatto in aula. Sottolineando anche che servirà “una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento”. In quanto bisogna assicurare a tutti i cittadini, “la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto dei più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali”.

In quanto “La paura del futuro e l’insicurezza sono minacce. Quando si smette di credere nel futuro migliore è il momento in cui ci si ferma: dobbiamo offire agli italiani un futuro possibile, l’orgoglio di un Paese creatore di bellezza e di gusto”. Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla seconda guerra mondiale: serve recuperare orgoglio di quelo che siamo”.

Alla fine del suo discorso, Fontana ha poi segnalato che martedì 18 alle 15 i deputati sono convocati in simultanea per l’elezione dei capigruppo.

foto crediti Giovanna Manna