Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito al neonato morto a Roma all’ospedale Sandro Pertini, intende mettere in atto “tutte le misure necessarie a garantire piena sicurezza delle partorienti e dei bambini. Così come è impegnato a promuovere ogni intervento utile ad assicurare adeguate condizioni di lavoro alle ostetriche e al personale sanitario addetto ai reparti di ostetricia e ginecologia”. Così in una nota il ministero della Salute comunica che “sta seguendo con la massima attenzione” il caso ed esprime “tutta la sua vicinanza alla mamma in un momento tanto difficile e doloroso”.
Il ministero ricorda poi di “aver chiesto immediatamente una relazione dettagliata alla Regione Lazio per chiarire la dinamica e verificare il rispetto dei protocolli e delle procedure previste”. Quanto accaduto all’ospedale S. Pertini, si legge ancora nella nota, “ha fatto emergere problematiche che hanno riguardato, e possono riguardare, molte altre donne e il ministro intende affrontarle mettendo in atto tutte le misure necessarie. Così come è impegnato a promuovere ogni intervento utile ad assicurare adeguate condizioni di lavoro alle ostetriche e al personale sanitario addetto ai reparti di ostetricia e ginecologia”.
Intanto la procura ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo per arrivare a eventuali responsabilità sull’accaduto. La polizia ha sequestrato le cartelle cliniche della donna partoriente. Il personale in servizio è stato identificato. E ora gli investigatori cercano di capire perché il nascituro sia stato lasciato per tante ore incustodito con la madre senza che nessuno si accorgesse dell’accaduto. Disposta anche l’autopsia sul corpicino del bambino, per verificare se sia morto per soffocamento oppure no.