Il ministro delle infrastrutture Giancarlo Giorgetti ha dichiarato ieri in seguito all’incontro che si è tenuto al Mise con il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, quello dell’Aifa Giorgio Palù, il sottosegretario con delega ai Servizi Franco Gabrielli e il nuovo commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo: “C’è la volontà del governo per un polo pubblico-privato per la ricerca dei vaccini”. “Ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell’infialamento e finitura”. Venerdì è previsto un incontro governo-Regioni.
Nell’incontro che si è svolto ieri oggi al Mise sulla possibilità di produrre vaccini anti-Covid in Italia.
Infatti, durante il tavolo di lavoro che è tenuto ieri, è stato appurato appunto “che ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell’infialamento e finitura”, spiegano dal Mise attraverso una nota nella quale aggiungono anche che proprio “grazie all’eccellenza produttiva dell’Italia, infatti, sono già pronte a partire molte aziende. È stato dato mandato dal ministro ai diversi rappresentanti presenti competenti” quindi “di procedere all’individuazione di contoterzisti in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021”.
“Un incontro ottimo e abbondante”, lo ha definito Gabrielli. Nel frattempo si apre l’ipotesi di finanziare con due miliardi la campagna vaccinale. Ipotesi che sarebbe contenuta nella bozza del “dl Sostegno” allo studio in queste ore del governo: vaccini, antivirale, trasporto e somministrazione. Nel documento si ipotizza inoltre che in una prima fase intervengano i medici di famiglia e poi nella seconda anche i farmacisti.
In più in vista del colloquio che si terrà oggi tra il Commissario Thierry Breton e il ministro Giancarlo Giorgetti, durane la riunione che si è tenuta al Mise ,è stata ribadita la volontà di partecipare al progetto europeo per il rafforzamento della produzione di vaccini.
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