Un triplice omicidio si è consumato a Paderno Dugnano, alle porte di Monza. Il carnefice un ragazzino di 17 anni che nella notte tra sabato e domenica ha ucciso brutalmente il papà, la mamma e un fratellino di 12 anni nella villetta dove loro abitavano.
Il giovane ha confessato di aver agito da solo. “Non c’è un vero motivo per cui lo abbia fatto – avrebbe detto secondo quanto riportato da il Corriere della Sera -. Ho pensato che uccidendoli tutti, così mi sarei liberato da questo disagio. Un minuto dopo, ho capito che non era così”.
“Non è successo niente di particolare sabato sera. Ma ci pensavo da un po’, era una cosa che covavo”, racconta durante le sue spontanee dichiarazioni. Il giovane dice di essersi alzato mentre gli altri dormivano per andare in cucina a prendere un “coltello da carne” e di avere colpito per primo (“ma senza una ragione precisa”) il fratellino. Quando parla delle motivazioni del massacro, singhiozza parole che non chiariscono cosa sia questo “disagio” che ha armato il suo piano di morte. “Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri”. A casa come con gli amici, che non gli mancavano: “Non avevo un vero dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse”.
Una semplice sensazione che tanti adolescenti vivono ogni giorno: la difficoltà di sentirsi adulti, il disagio di trovare una propria strada.
Il padre, 51 anni festeggiati proprio sabato sera, era un imprenditore edile; la madre aveva un negozio di abbigliamento a Cinisello Balsamo. Erano sposati dal 2012. Il ragazzo accusato dell’omicidio frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Emilio Gadda. Entrambi i fratelli giocavano a pallavolo in una squadra di Bresso, un comune vicino a Paderno Dugnano.
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