Punture di vespa, al Bambin Gesù di Roma un vaccino anti shock anafilattico
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Contro le reazioni avverse di uno shock anafilattico in caso di puntura da vespa, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è attivo un servizio di vaccinazione specifica (immunoterapia desensibilizzante) a cui possono accedere bambini e ragazzi con diagnosi di allergia grave al veleno di imenotteri (vespe, api, calabroni).

L’allergia al veleno di insetti come vespe, api e calabroni, consiste in una reazione esagerata dell’organismo alla loro puntura. Oltre al normale bruciore, rossore, dolore e prurito nella zona della puntura, si manifesta come una vera e propria allergia quando compaiono altri sintomi come ad esempio orticaria, gonfiore alla gola, gonfiore alle labbra e asma, fino ad arrivare allo shock anafilattico, che prevede anche un calo di pressione che può avere anche esiti fatali.

Le punture di imenotteri scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100. Tra cui anche nei bambini.

In Italia a causa del veleno di questi insetti, muoiono ogni anno dalle 5 alle 20 persone (tra adulti e bambini). L’immunoterapia desensibilizzante consiste nell’inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell’insetto partendo da dosaggi molto bassi. In questo modo l’organismo si “abitua” progressivamente al veleno fino a raggiungere una soglia di tolleranza che scongiura reazioni avverse in caso di puntura accidentale.

Il vaccino “va proseguito per 5 anni e l’effetto si mantiene solitamente per molti anni dopo la sospensione della cura – spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – ma il trattamento è pienamente efficace già dal dodicesimo mese: se il bambino viene punto accidentalmente non rischia più lo shock anafilattico”. L’immunoterapia desensibilizzante è una procedura che va condotta esclusivamente in un Centro allergologico altamente specializzato, sotto stretta sorveglianza medica.