Nel mese di settembre gli operatori della Polizia di Stato dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza hanno allontanato dal territorio italiano 50 cittadini extracomunitari irregolari, di cui 7 accompagnati in frontiera e presso centri per il rimpatrio, tutti gravati da gravi precedenti penali.
In particolare, venerdì 13 settembre è stato rimpatriato nel paese di origine un cittadino tunisino di 32 anni irregolarmente presente sul territorio italiano da agosto 2022, sbarcato ad Agrigento.
Domenica 15 settembre, un cittadino marocchino di anni 31, a seguito della sua scarcerazione dalla Casa Circondariale di Monza, è stato accompagnato presso il centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio. Il predetto nel 2022 è stato sottoposto al provvedimento di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Novara per i reati di lesioni personali, spaccio di stupefacenti, sequestro di persona e rapina pluriaggravata, e nel 2023 è stato condannato definitivamente alla detenzione in carcere. Successivamente sottoposto agli arresti domiciliari è evaso per commettere il reato di rapina in conseguenza del quale è stato nuovamente sottoposto a custodia cautelare in carcere e poi condannato definitivamente dalla Corte d’Appello di Torino alla pena di anni 2 e mesi 10 di reclusione e alla multa di euro 14.000,00 per spaccio di stupefacenti.
Nella stessa data è stato rimpatriato nel paese d’origine, un cittadino georgiano di 56 anni, in esecuzione del provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ne ha disposto il suo allontanamento definitivo. Da diversi anni in Italia, si è reso responsabile di numerosi reati contro il patrimonio come furto, rapina impropria, ricettazione, danneggiamento, danneggiamento seguito da incendio, oltre che reati contro le persone come violenza, minacce a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali, molti dei quali compiuti durante la sua permanenza in prigione a Cremona, ove scontava la condanna alla detenzione.
Venerdì 20 settembre, è stato collocato presso il centro per rimpatri di Milano per il successivo definitivo allontanamento, un cittadino tunisino di 30 anni, a seguito della scarcerazione dalla Casa Circondariale di Monza ove stava scontando un provvedimento di cumulo di pene detentive per reati in materia di stupefacenti, rissa, lesioni personali, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, rapina, calunnia, ricettazione, invasione di terreni o edifici. Lo straniero era irregolarmente presente in Italia dal 2010 ed aveva dichiarato nei
controlli, a cui era stato nel tempo sottoposto, oltre 10 identità diverse.
Venerdì 27 settembre è stata rimpatriata con accompagnamento alla frontiera una cittadina albanese di 35 anni. La cittadina albanese, entrata nel 2020, era stata denunciata per sostituzione di persona e truffa, avendo predisposto fittiziamente la sua domanda di emersione dal lavoro irregolare.
Il 28 settembre è stato ancora rimpatriato con accompagnamento alla frontiera aerea di Malpensa un cittadino della Sierra Leone di 36 anni condannato per reati contro il patrimonio, per violenza resistenza a pubblico ufficiale ed evasione, motivo per cui si trovava detenuto presso il Carcere di Monza e della Brianza.
Nella stessa data è stato rimpatriato con accompagnamento nel paese di origine un cittadino nigeriano di 30 anni in esecuzione della misura disposta Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il cittadino straniero condannato alla pena di cinque anni per tentato omicidio in concorso con altro cittadino connazionale a danno di un cittadino marocchino.
Dall’inizio dell’anno sono stati allontanati dal territorio della provincia di Monza e della Brianza 365 stranieri irregolari, di cui 51 accompagnati alla frontiera e 33 collocati presso Centri per il Rimpatrio.
ph credit Questura di Monza e Brianza