Sarebbero soltanto 10 mila i beneficiari di Quota 102-104 nel prossimo biennio. La Cgil fa i suoi calcoli e boccia la proposta sulle pensioni proposta dal governo Draghi, pensata per smussare lo scalone creato dalla fine di Quota 100, l’anticipo a 62 anni con 38 anni di contributi maturati.
“Una misura inutile, non darebbe alcuna risposta”, dice Roberto Ghiselli, segretario confederale con delega alla previdenza. Il sindacato guidato da Landini torna dunque a rilanciare la proposta condivisa con Cisl e Uil – uscita dai 62 anni o con 41 di contributi – e chiede un incontro urgente con il governo.
Matteo Salvini non ci sta e dice: “Ho scritto a Draghi per dire no a interventi a gamba tesa sulle pensioni. Sarebbe un errore rifinanziare il Reddito di cittadinanza e tagliare le pensioni”.