Shia LaBeouf interpreta Padre Pio e si converte. Il film alla Mostra del Cinema di Venezia
Spread the love

L’attore americano Shia LaBeouf converte alla Chiesa Apostolica Cattolica Romana mentre gira il film nel quale interpreta Padre Pio. Lo ha rivelato lo stesso LaBeouf in una intervista all’arcivescovo americano Robert Barron, i cui video della trasmissione World on Fire su Youtube sono seguiti da quasi tre milioni di persone.

«Quando ho deciso di fare il film», ha spiegato LaBeuf «non l’ho fatto pensando a Dio, ma alla mia carriera. Era l’ultima fermata del treno, non sapevo dove andare. Ora so che Dio stava usando il mio ego per portarmi a lui, portarmi via dalla bramosia del mondo. Non sarei andato nel monastero se avessi pensato solo a salvare la mia carriera». I frati lo hanno accolto con amore e l’hanno pregato di non tradire la figura del Santo che apparteneva al loro ordine perché «ci resta solo lui».

foto crediti chiesa e post concilio

Il film su Padre Pio, diretto da Abel Ferrara, è molto atteso alla Mostra di Venezia. Ma ha sorpreso moltissimo la rivelazione di La Beouf, a tratti anche commossa. In passato l’attore si era dichiarato ebreo e poi cattolico, e l’adesione alla Chiesa Cattolica Romana è avvenuta in seguito alla sua permanenza in un convento di frati cappuccini, nel quale il regista Ferrara l’ha rinchiuso perché si preparasse al meglio alla sua parte.

Arrestato più volte, finito nei guai per risse e comportamenti molesti, denunciato da più ex per molestie e abusi, LaBeouf era diventato famoso per la sua partecipazione a Transformers e per il ruolo del figlio di Indiana Jones nel “Teschio di cristallo”, ma la sua carriera era ad un bivio, un punto di non ritorno anche a causa dei suoi comportamenti eccessivi, dovuti, ad condizione di stress post traumatico.

«Avevo una pistola sul tavolo», ha detto LaBeouf all’arcivescovo cattolico Barron, noto per le sue posizioni conservatrici, «non volevo più vivere. Provavo una vergogna come non l’avevo mai provata prima, il tipo di vergogna che ti fa dimenticare di respirare. Non sapevo più dove andare. Poi tutto quanto è accaduto, e ho percepito questo grande desiderio di farcela».

«Quando ho deciso di fare il film», ha spiegato l’attore «non l’ho fatto pensando a Dio, ma alla mia carriera. Era l’ultima fermata del treno, non sapevo dove andare. Ora so che Dio stava usando il mio ego per portarmi a lui, portarmi via dalla bramosia del mondo. Non sarei andato nel monastero se avessi pensato solo a salvare la mia carriera». I frati lo hanno accolto con amore e l’hanno pregato di non tradire la figura del Santo che apparteneva al loro ordine perché «ci resta solo lui».