Una forte esplosione sul cratere del vulcano, avvertita dagli abitanti dell’isola e anche dai turisti e dal borgo di Ginostra, che hanno riferito di aver sentito un forte boato. L’attività eseguita dai vulcanologi dell’Ingv e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, riferisce che «le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 16:18 una variazione dei parametri monitorati. In particolare si osserva «un’anomalia termica dalle telecamere di sorveglianza».
Secondo uno studio condotto pubblicato su «Science Advances» al quale hanno partecipato anche l’Università di Pisa, di Palermo, Firenze e Torino e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (sezioni di Napoli e Bologna), dopo un esame della composizione e dei flussi dei gas vulcanici a Stromboli grazie ad un sistema di monitoraggio finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (Dpc),s i è scoperto che un aumento della CO2 nelle emissioni può far prevedere un’eruzione violenta di un vulcano con un anticipo sino a tre mesi prima.
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