Taranto, carabinieri salvano bambina di 3 anni da crisi respiratoria per soffocamento
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Il 5 agosto, verso l’ora di pranzo, durante un normale servizio di pattugliamento, lungo la centralissima via Abruzzo di Taranto, l’attenzione di due giovani Carabinieri della locale Compagnia viene attirata da una donna che, in forte stato di agitazione, invoca aiuto. Tra le braccia ha la sua bambina di soli tre anni che non riesce più a respirare.

Ai Carabinieri è bastato un attimo per capire la gravità della situazione. Non c’è tempo per chiamare i soccorsi; la bambina, insieme alla madre, viene trasportata con l’auto di servizio a sirene spiegate presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale cittadino, dove i sanitari, che poco dopo hanno dovuto anche medicare uno dei due carabinieri che, correndo con la bambina in braccio nel nosocomio si è slogato una caviglia, rapidamente hanno fatto il resto. La bambina di soli tre anni è viva! E’ fuori pericolo.

Pochi minuti dopo torna tra le braccia della madre ancora sotto shock, per aver vissuto attimi terribili.

L’episodio è rimbalzato subito all’attenzione mediatica. Sui social la mamma della piccola ha voluto ulteriormente e pubblicamente ringraziare i Carabinieri, paragonandoli ad angeli custodi: “la bimba in questione è mia figlia! Grata per tutta la vita a loro! La mia bimba stava soffocando con il pollo, non con la caramella! Ringrazierò per tutta la vita questi grandi uomini!”.

Sono stati momenti concitati, i Carabinieri intervenuti si sono resi conto che la piccola non rispondeva più agli stimoli esterni. In preda ad una crisi respiratoria per soffocamento, aveva perso i sensi. Questione di attimi, ma i militari dell’Arma hanno preso la decisione giusta: trasportare loro stessi la piccola in ospedale in una “volata” contro il tempo. Preziosi sono stati quei minuti recuperati che hanno concesso il tempo ai medici del Pronto Soccorso di rianimare la bambina.

ph credit Comando Provinciale Carabinieri di Taranto e Comando Generale Arma dei Carabinieri di Roma