La Commissione europea indaga su Telegram, per capire se abbia violato oppure no il Digital Services Act (Dsa), ovvero le regole digitali dell’Ue, sottostimando la sua base di utenti per evitare normative più severe applicabili alle grandi piattaforme online. Lo riportato in prima pagina il Financial Times.
I funzionari sospettano che i 41 milioni di utenti dichiarati da Telegram in Ue siano stati sottostimati per evitare di superare la soglia per una supervisione più severa fissata dall’Ue a 45 milioni di utenti.
L’indagine coincide anche con un’altra indagine, condotta dalla Francia, sulle presunte attività criminali di Telegram, che ha portato all’arresto del suo fondatore, Pavel Durov a Parigi.
Massimiliano Capitanio dell’AgCom), sottolinea come siano: “Necessari controllo e collaborazione delle piattaforme”.
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