Mancano una manciata di grandi elettori da assegnare, Donald Trump sale sul palco al convention center di Palm Beach e si proclama vincitore: “Sono il 47esimo presidente degli Stati Uniti” ha detto circondato dalla sua famiglia al completo. “Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia”. ha aggiunto Trump. Al momento la conta ufficiale assegna al tycoon 267 seggi contro i 224 di Kamala Harris.
Donald Trump diventa il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America, secondo Fox News che per prima ha dato per vittorioso il tycoon nella corsa alla Casa Bianca, assegnandogli lo Stato chiave della Pennsylvania e anche il Wisconsin.
E secondo i media, a scrutinio ancora in corso il candidato repubblicano è proiettato a vincere anche il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004 con George W. Bush.
Salito sul palco, tra i cori del pubblico ‘Usa Usa’, il tycoon ha rivendicato la presidenza sottolineando che “stasera abbiamo fatto la storia”.
Questa “è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia”, ha sottolineando il tycoon. “Vincere il voto popolare è bello” e rivendicando la conquista del Senato, anche.
Trump ha quindi promesso di portare una nuova “età dell’oro” negli Stati Uniti d’America, mentre sul palco, il suo futuro vice JD Vance ha evidenziato che quello di stanotte “è stato il più grande comeback (rimonta) della storia americana”. Notte fonda invece per la rivale Harris, che intanto vince il Minnesota ma comunica che non parlerà stasera alla Howard University, dove i suoi sostenitori erano in attesa dei risultati del voto.
Trump sarà il primo presidente a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni.
La sua è considerata una vera e propria impresa, e vittoria senza precedenti, perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando chiunque. Politicamente corretto, compreso, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali.
Dopo l’assalto al Capitol, sembrava che fosse finito e abbandonato anche dal suo stesso partito, che invece è riuscito a riconquistare.
Tra le prime reazioni in Usa, anche quella dello speaker della Camera Mike Johnson, che subito dopo la ‘call’ della Fox si è congratulato con il “presidente eletto” Donald Trump.
All’estero, Macron si è detto “pronto a lavorare insieme” con “il rispetto e l’ambizione”. Annunciando anche con il cancelliere tedesco Olaf Scholz uno “stretto coordinamento” Parigi-Berlino, proprio a seguito dell’esito del voto in Usa.
In Italia Giorgia Meloni si è congratulata su X “a nome mio e del Governo italiano” con “il presidente eletto degli Stati Uniti: Italia e Stati Uniti sono Nazioni ‘sorelle’, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”. E Matteo Salvini saluta la vittoria del tycoon Trump in un messaggio lasciato su Instagram: “Lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro! Buon lavoro, Presidente Donald Trump”.
Da Budapest, invece il primo ministro ungherese Viktor Orban ha celebrato “il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti” e “una vittoria necessaria per il mondo”. Da Pechino, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, ha auspicato una “coesistenza pacifica” con Washington. A Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affidato a Telegram un criptico messaggio apparentemente riferito al voto americano: “Vince chi vive di amore per il proprio Paese e non di odio verso gli stranieri”. Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, si è congratulato con Trump per “il più grande ritorno della storia”.
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